CANICATTÌ DA VISITARE
Canicattì, si sviluppa in una conca naturale (l'alta valle del fiume Naro) circondata da basse colline, molto fertili, dedita alle colture frutticole.
Acquisisce il titolo di città con Regio Decreto firmato da re Vittorio Emanuele III il 19 febbraio 1934.
Tra i monumenti più importanti si ricordano:
Chiesa Madre San Pancrazio, edificata grazie alle offerte dei baroni Adamo e della popolazione, nel 1760.
Chiesa del Santo Spirito con annesso convento e chiostro dei frati minori osservanti, del seicento.
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo del 1662. Annesso alla chiesa fu edificato il Monastero delle benedettine, oggi restaurato e trasformato in museo etno-antropologico.
Chiesa di San Diego d'Alcalà, protettore della città, sede della Confraternita dei Santi Sebastiano e Diego.
Chiesa di Santa Maria del Carmelo, edificata alla fine del Cinquecento assieme al convento dei frati carmelitani.
Chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti, edificata dai baroni Adamo e un tempo sede della Confraternita che assisteva i condannati a morte. All'interno si conserva una tela settecentesca del pittore Guadagnino raffigurante la Madonna che assiste un morente.
Chiesa di San Giuseppe, edificata nel seicento e rimaneggiata nei secoli successivi, accanto a quello che fu l'Ospedale dei Poveri e oggi è il Collegio di Maria.
Chiesa di San Biagio, esistente già alla fine del Cinquecento e nell'Ottocento affidata ai padri agostiniani.
Chiesa di San Francesco, della fine del Cinquecento,
Chiesa di San Domenico, del 1612, con annesso convento, un tempo dei domenicani.
Resti della secentesca fontana del Nettuno situati nel prospetto della torre campanaria della Chiesa del Purgatorio.
Fontana dell'Acquanova, abbeveratoio, poi demolito, il cui nome sopravvive in quello dell'omonimo quartiere.
Teatro Sociale, opera dell'architetto Ernesto Basile. Nel 1927 ospitò Luigi Pirandello con la sua Compagnia teatrale.
Villa Firriato, sempre del Basile, edificata alla fine dell'Ottocento per volere del nobiluomo Francesco Lombardo Gangitano.
Palazzo La Lomia del XVII secolo
Palazzo Chiaramonte Bordonaro, sito in Piazza Roma, in stile barocco
Palazzo Gangitano, sito in via Poerio. Fu abitato dal Senatore del Regno d'Italia
Palazzo Adamo, sito nel corso Umberto
Palazzo Gangitano di via don Minzoni, vicino il Duomo.
Palazzo Gangitano di via Calatafimi, in stile barocco.
Palazzo La Lomia, sito tra Via Cattaneo e Piazza Dante
Palazzo Bartoccelli, già Adamo, in pietra arenaria e in stile barocco.
Palazzo Stella, sede della biblioteca comunale, ha ospitato la Coppa del Mondo il 2 e 3 marzo 2008
Ponte di ferro, situato vicino alla stazione ferroviaria e ricoperto di murales e dipinti
e molto altro ancora
fonte:wiki
CANICATTÌ DA VISITARE
Informazioni article by:BED AND BREAKFAST BAOBAB, Piazza Armerina