CETARA-SALERNO
Cetara è sempre stato un paese di pescatori: non a caso il suo nome deriverebbe dall'antico termine cetaria, che sta per tonnara, o da cetari, venditori di pesci grossi. Perdura ancora oggi un'antica tradizione: la partenza dei pescatori per l'Algeria e il Marocco nei mesi di marzo ed aprile, periodo e luoghi utili per la pesca delle acciughe. I pescatori ritornano alla base in autunno, dopo aver rifornito i mercati di Messina, Genova e Livorno.
Borgo marinaro per eccellenza, Cetara dispone di tre spiagge, frequentatissime nel periodo che va dai primi tepori primaverili all'autunno inoltrato, che qui è particolarmente mite. La più bella è quella che sorge alle porte del paese, della la spiaggia del Lagno, anticipata dalla torre vicereale di avvistamento (diventata un museo dell'attività marinara e civico). Le altre spiagge sono situate ai due lati del porto: a sinistra c'è la Marina, mentre a destra è situata la spiaggia detta appunto "del porto".
Quattro i monumenti religiosi che arricchiscono un centro storico minuscolo, con le casette incastonate nella forra di un altro massiccio. Quella dedicata al culto di San Pietro è la chiesa più importante del paese.
Per gli appassionati della gastronomia tipica da non perdere è la Sagra del tonno che si svolge ogni anno nella seconda metà di luglio. Durante le giornate della sagra si possono assaggiare numerose pietanze a base di tonno. Cetara è famosa nel mondo per la caratteristica colatura di alici, discendente dal cosiddetto Garum romano, salsa di pesce cremosa ottenuta dalla macerazione di strati alternati di pesci piccoli e interi, probabilmente alici, e grandi pesci tagliati a pezzetti, forse sgombri o tonni, con strati di erbe aromatiche tritate, tutto ricoperto da sale grosso.
Fonte: provincia Salerno
CETARA-SALERNO
Informazioni article by:NETWORK PORTALI, Pisa