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SAN VALENTINO-TERNI:


SAN VALENTINO-TERNI

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San Valentino, Vescovo e martire, nacque a Terni alla fine del II secolo. Giovane diacono, la sua fama si sparse in tutta l’Umbria e nel 203, su richiesta dei suoi concittadini, fu consacrato Vescovo da San Feliciano che ne aveva ricevuto il benestare dal Papa San Vittore. I biografi ricordano che il suo apostolato si esplicava soprattutto attraverso la guarigione ottenuta per mezzo della fede (il nome stesso lo starebbe a indicare: Valentino deriverebbe dal latino “valere” cioè “star bene in salute”) e proprio una di queste guarigioni fu causa del suo martirio.

Ciò avvenne nel 273 sotto l’impero di Aureliano, quando Valentino era quasi centenario, il Vescovo di Terni era stato chiamato a Roma al capezzale di Cheremone figlio del celebre oratore ateniese Cratone, e naturalmente fu guarito in cambio della conversione del padre. Il fatto fece scalpore e la casa romana di Valentino divenne meta di ogni genere di malati, con grande numero di conversioni e di proseliti. Tra coloro che si convertirono al Cristianesimo vi fu il figlio del Prefetto di Roma. Quest’ultimo però fece arrestare Valentino e in tribunale lo invitò a sacrificare agli Dei. Valentino naturalmente si rifiutò  per cui fu flagellato in pubblico. Vennero a questo punto arrestati tutti i suoi seguaci insieme allo stesso Valentino e gettati in carcere dal quale anziché lamenti si udivano canti gioiosi. Il Prefetto nottetempo lo fece portar fuori e decapitare.

Il corpo fu riportato a Terni lungo la Via Flaminia e sepolto su una collina fuori dalla mura della città in un’area cimiteriale sulla quale poi sorse la Basilica che dal Santo prese il nome.

IL SANTO DEGLI INNAMORATI
Numerosi  sono gli episodi che si raccontano circa l’origine della tradizione che vede San Valentino protettore degli innamorati:

    Un giorno passavano bisticciando, oltre la siepe che delimitava il giardino di Valentino, due fidanzati, il Vescovo li raggiunse e regalò loro una rosa chiedendo ad entrambi di stringere il gambo del fiore senza pungersi. I due fecero pace non solo ma si fecero unire in matrimonio da  Valentino. La notizia si diffuse e tutte le coppie in difficoltà cominciarono a rivolgersi a lui; furono però così tante che egli decise allora di riceverle il 14 di ogni mese. Il 14 febbraio divenne così la data della ricorrenza di San Valentino perché fu in quel giorno che venne decapitato.
    Nel 245 Sabino, centurione romano, di passaggio a Terni, si innamorò della cristiana Serapia e pur di sposarla si convertì. Alla vigilia delle nozze però si scoprì che la giovane era molto malata e quando ormai stava per morire Sabino chiese a Valentino di non esserne separato. Lui alzò le mani e i due giovani si addormentarono  abbracciati nel sonno eterno.

Il 14 febbraio è diventato quindi  il giorno in cui si celebra la ricorrenza di San Valentino Patrono di Terni e protettore di tutti gli innamorati. In seguito è nata l’usanza di scambiarsi bigliettini affettuosi i “valentini”, doni scherzosi, ecc.
A Terni, la festa del patrono è preceduta e seguita da un fitto calendario di iniziative religiose, culturali, musicali e sportive, gli “Eventi Valentiniani” dedicati al santo dell’amore che caratterizza l’intero mese di febbraio e che fa della città una meta privilegiata di tutte le coppie di innamorati di qualsiasi età e provenienza.

fonte sito comunale


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