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CENTRO STORICO NAPOLI:


CENTRO STORICO NAPOLI

shadow Centro storico Napoli

Il centro storico di Napoli rappresenta il primo nucleo storico della città. Esso racchiude 27 secoli di storia e risulta essere il più vasto d'Europa[1] estendendosi su una superficie di 1700 ettari. Dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1995, è stato inserito nella lista dei beni da tutelare. La sua particolare unicità sta nella conservazione quasi totale e nell'uso dell'antico tracciato viario greco.

La città ha due veri e propri nuclei antichi originari: il primo è la collina di Pizzofalcone sulla quale nacque la città di Partenope, mentre il secondo è la zona dei decumani di Napoli dove è sorta la successiva Neapolis. In quest'ultimo spazio, in particolare, si sono concentrate tutte le costruzioni avute nel corso dei secoli fino al XVI.

Solo il centro antico, che ingloba i quartieri di San Giuseppe, Porto, Pendino, Mercato, San Lorenzo e Vicarìa che, nello specifico, corrispondono pressoché all'area dei decumani di Napoli, vede l'esistenza di più di 200 chiese storiche[8] alle quali sono legate l'attività di esponenti principali dell'arte italiana. Fra i principali artisti si ricordano Caravaggio, Donatello, Giuseppe Sanmartino, Luca Giordano, Cosimo Fanzago, Luigi Vanvitelli, Jusepe de Ribera, Domenichino, Guido Reni, Tino di Camaino, Marco dal Pino, Simone Martini, Mattia Preti e tanti altri.

L'ampliamento della città verso occidente, avvenuto nel XVI secolo con don Pedro de Toledo, comporta la nascita dell'attuale "centro storico". Nacquero così i quartieri Spagnoli, con via Toledo, largo di Palazzo, via Medina fino all'area di Pizzofalcone e Chiaia.

Col passaggio dal vicereame spagnolo al regno borbonico, si ha il definitivo salto culturale nella città, la quale divenne meta estrema del Grand Tour europeo. Nel giro di soli venti anni (dal 1730 al 1750, nascono imponenti edifici simbolo del livello culturale raggiunto: la reggia di Capodimonte, il real Albergo dei Poveri ed il real teatro di San Carlo.

Con l'avvento del neoclassicismo di inizio Ottocento (e anche dell'eclettismo di fine secolo), il centro storico si allarga anche all'area di Posillipo e del Vomero, sfruttando questi spazi "nuovi" caratterizzati da vedute paesaggistiche di particolare bellezza e da un ampio spazio naturale circostante.[1] Nascono dunque la villa Floridiana, villa Rosebery e numerose altre importanti ville napoletane.

fonte: wiki


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