I PALAZZI DEI ROLLI - GENOVA
Una passeggiata tra queste sontuose dimore oltre a restituire un po’ dell’atmosfera che si respirava tra ‘500 e ‘600, può far vivere anche l’esperienza unica di come opere di alto valore storico e architettonico possano essere, ancora oggi, tranquillamente inserite nel tessuto cittadino e abitati dalla gente comune.
La Genova del ‘600 è il primo esempio europeo di progetto urbanistico e architettonico pianificato da un governo per garantire residenza ed ospitalità. Nella Repubblica rifondata da Andrea Doria a cavallo tra ‘500 e ‘600, esisteva un sistema che offriva ospitalità alle visite di stato e di personaggi importanti, alloggiandoli nelle dimore delle più importanti famiglie patrizie. Ciò avveniva attraverso i “Rolli degli alloggiamenti pubblici”, gli elenchi che, in più edizioni e aggiornamenti, contenevano i nomi dei palazzi destinati ad ospitare i notabili di passaggio in città. L’assegnazione della residenza avveniva a sorte: ogni “Rollo” era suddiviso in tre “bussoli”, in base al livello dell’ospite.
Il primo bussolo per cardinali, principi e viceré; il secondo per feudatari e governatori; il terzo per principi e ambasciatori. I proprietari dei palazzi erano obbligati ad offrire le loro dimore agli ospiti ma tutta la comunità ne riceveva un beneficio in termini di immagine, diffondendo una cultura dell’ospitalità e un modello culturale e architettonico che è arrivato fino ai giorni nostri ed è stato recentemente riconosciuto dall’UNESCO come “Patrimonio dell’umanità”. Il percorso dei Palazzi dei Rolli, idealmente, parte da via Balbi, per poi dividersi in due tronconi: il primo, sontuoso e principesco, passa per l’antica via Aurea, l‘attuale via Garibaldi; il secondo, non meno scenografico e ricco di vita, attraversa via Lomellini e via San Luca, a due passi dai “carruggi”.
fonte: sito regionale liguria
I PALAZZI DEI ROLLI - GENOVA
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