ROCCA DI SAN GIOVANNI, CHIETI
Piccolo borgo della provincia di Chieti, Rocca San Giovanni sorge su un colle roccioso, in vista del mare tra le foci del fiume Sangro e del torrente Feltrino, su un'area di basse colline, a 155 metri di quota.
Un diploma di Enrico III indirizzato al Monastero di San Giovanni in Venere cita per la prima volta il borgo nel 1047. Il primo nucleo abitato sorge però nel 1076.
Nell'altomedioevo fu in possesso di famiglie della nobiltà longobardo-franca, interessata alla colonizzazione monastica benedettina già dal VIII secolo.
Dal XI secolo divenne un munito castello da utilizzare come rocca - rifugio del vicino monastero di San Giovanni in Venere. Rimase sotto il controllo dell'abbazia fino al XVI secolo, poi passò sotto la giurisdizione della congregazione di Filippo Neri di Roma e sul finire del XVIII secolo tornò nel Regio Demanio.
Si conservano alcuni resti di mura, un torrione. Le demolizioni dei primi del ‘900 ne hanno modificato l’assetto originario, turbando l’armonia tra borgo e paesaggio.
Ma il profumo dell’Adriatico giunge ancora ad accarezzare la cinta muraria e la chiesa parrocchiale del XIII e il verde degli uliveti, vigneti e aranceti porta sino alla fantastica costa dei Trabocchi, un luogo dove il mare s’infrange sugli scogli, che delimitano insenature e piccole candide spiagge ciottolose.
La spiaggia più grande è quella in località la “Foce”. Il bagnasciuga, in prevalenza ghiaioso, lungo oltre seicento metri, si stende tra l'antico borgo di Vallevò e Punta Torre, dove sorge l'omonimo Trabocco.
Altra suggestiva spiaggia, tra le più belle della Costa dei Trabocchi, è quella del “Cavalluccio”. La spiaggia, lunga circa trenta metri e larga quattro, perlopiù sabbiosa, è caratterizzata da un Trabocco ancora in uso e da un grande faraglione chiamato lo scoglione.
Fonte:sito regionale
ROCCA DI SAN GIOVANNI, CHIETI
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